Franco Evangelisti Video
compositore italiano
- musica classica
- Italia, Regno d'Italia
- compositore
Ultimo aggiornamento
2024-04-28
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Eberhard Schoener Moog Tibor Varga Franco Evangelisti Macchi Andrea Bocelli Kurt Moll Nikolai Gedda Edda Moser Corti Staatsoper 1962 1965 1968 1969 1970 1975
EBERHARD SCHOENER Eberhard Schoener studierte an der Nordwestdeutschen Musikaka- demie in Detmold Geige in der Meisterklasse von Prof. Tibor Varga. 1962 gründete er das Münchner-Jugend-Symphonieorchester, 1965 die Münchner Kammeroper. Weltweite Aufmerksamkeit erregte sein Werk für die Weltausstellung 1970 in Osaka „Aleatorische Klangschichtungen über Frequenzmodulation über 800 Lautsprecher bis zu ihrer Auflösung in A-Dur“. Eine Hommage an Ludwig van Beethovens 7. Sinfonie. In den Jahren 1965 – 1968 beschäftigte sich Eberhard Schoener immer mehr mit experimenteller Musik, produzierte für den Bayerischen Rundfunk Opern wie z.B. „Die Schachtel“ von Franco Evangelisti und „(A)lter (A)ction“ von Egisto Macchi. 1969 erwarb Eberhard Schoener den Moog Synthesizer. 1975 arbeitete er mit dem Gamelan-Orchester des Fürsten Agung Raka auf Bali und verschmolz die elektronischen Sounds des Moog-Synthesizers mit der traditionellen Gamelanmusik. Der Moog-Synthesizer wurde zum zentralen Instrument seiner Kompositionen. Eberhard Schoener integrierte Rockmusik in seine Kompositionen und arbeitete u. a. mit Jon Lord (Deep Purple), Sting (Police), Gianna Nannini, Jack Bruce (Cream), Helen Schneider, Willy deVille und Andrea Bocelli. Er spielte für EMI Electrola mit dem Orchester der Bayerischen Staatsoper z.B. die Opern „Der Schauspieldirektor“ und „Bastien und Bastienne“ von W. A. Mozart mit Peter Ustinov, Kurt Moll, Nikolai Gedda, Edda Moser und anderen ein. In seinen Short-Operas („Beleza Negra“, „Palazzo dell’Amore“, „Cold Genius“ und „Eine Rache“) faßte er seine Erfahrung mit klassischer Musik, Rockmusik, zeitgenös- sischer und ethnischer Musik zusammen. Filmmusik wurde zu einem Schwerpunkt seines künstlerischen Schaffens. Er komponierte u. a. die Musik „Trotta“, „Traumstadt“, „Ansichten eines Clowns“. Er arbeitete mit Regisseuren wie Jean Pierre Ponelle, Johannes Schaaf, Axel Corti und Voitach Jasny zusammen und schrieb für mehr als 400 Folgen der Fernsehserien „Der Alte“, „Derrick“, „Siska“, „Die Hausmeisterin“, „Das Erbe der Guldenburgs“ die Musik. Eberhard Schoener lebt in München. Seinen Moog-Synthesizer Modular 3P, einer der ersten Synthesizer, der je produziert wurde und mit dem eine vollkommen neue Aera in der Musik entstand, übergibt Eberhard Schoener zusammen mit dem Archiv seiner Werke dem Deutschen Museum.
Franz Schubert Joan Martín Royo Evangelisti Palau Música Barcelona 2015
Joan Martín-Royo, baritone Marco Evangelisti, piano Palau de la Música (Barcelona) January 25, 2015 Live recording
Giacinto Scelsi Coen Burton Petrassi Sciarrino Bortolotti Evangelisti Lombardi Farinelli Manners Tristan Murail Giovanna Sterburina Morton Feldman Charles Ives Torre Visse Materna Scacchi 1905 1955 1959 1961 1988 1997
Hyxos per flauto in sol, gong, campanina ROMA: ''PROGETTO MUSICA'' 12 GIUGNO 1997 Sala I. Concerto in onore di Giacinto Scelsi, i Solisti di Roma con Andrea Montefoschi al flauto. Andrea Montefoschi, flauto Massimo Coen, gong e campanina I SOLISTI DI ROMA MASSIMO COEN e MARIO BUFFA violini MARGOT BURTON viola MAURIZIO GAMBINI violoncello Roma, 12 giugno 1997 registrazione privata Dal 1961 fra i complessi da camera italiani più eclettici e apprezzati, i Solisti di Roma sono conosciuti per le loro proposte di programmi sempre stimolanti nella tradizione colta, extracolta e d'avanguardia. Collaboratori e primi esecutori di compositori come Petrassi, Scelsi, Sciarrino, Bortolotti, Evangelisti, Guaccero, Lombardi etc. e di moltissimi giovani, hanno inciso per la RCA, la Carish, Edipan, Bongiovanni, Musicaimmagine etc. con titoli che spaziano da "Farinelli" a "DISCoveries" e a "Musiche di fine millennio". In anni recenti i Solisti di Roma hanno dedicato sempre più spazio alle opere del Novecento storico e ai movimenti artistici trasversali (come il futurismo) che vedono insieme la musica, la danza, la pittura e la parola. Scelti più volte dal Governo italiano per partecipare a Festival italiani all'estero, hanno anche fatto tournées in tutta Europa, Nord e Sud America, registrando per innumerevoli radio e televisioni. Giacinto Scelsi (8 January 1905 – 9 August 1988) was an Italian composer who also wrote surrealist poetry in French. He is best known for writing music based around only one pitch, altered in all manners through microtonal oscillations, harmonic allusions, and changes in timbre and dynamics, as paradigmatically exemplified in his revolutionary Quattro pezzi su una nota sola ("Four Pieces on a single note", 1959). This composition remains his most famous work and one of the few performed to significant recognition during his lifetime. His musical output, which encompassed all Western classical genres except scenic music, remained largely undiscovered even within contemporary musical circles during most of his life. Today, some of his music has gained popularity in certain postmodern composition circles, with pieces like his "Anahit" and his String Quartets rising to increased prominence. He influenced composers like Tristan Murail , Solange Ancona and Giovanna Sterburina. Un piccolo estratto da "Giacinto Scelsi. La vita in una sola nota" di Daniele Follero Morton Feldman lo ha definito “il Charles Ives italiano”. Un’opinione condivisibile se, al di là dei dati anagrafici, si confrontano i personaggi sul piano del fascino e dell’influenza che entrambi hanno avuto sulle successive generazioni di compositori. Come il compositore americano, infatti, è stato da molti considerato il capostipite dell’avanguardia statunitense, così Giacinto Scelsi, grazie al suo particolarissimo e radicale approccio alla musica, ha precorso di parecchi anni l’avvento del minimalismo e, più in generale, del radicalismo post-strutturalista. La figura di Scelsi brilla di luce propria nel panorama della musica contemporanea italiana e internazionale. Un isolamento non solo artistico, ma anche esistenziale, che lo ha portato presto a dileguarsi da qualsiasi, seppur minima, visibilità, rifugiandosi nella torre d’avorio delle sue consapevolezze, alla quale hanno avuto modo di accedere solo alcuni suoi studenti, gli unici ad essere veramente in grado di parlare di lui e suonare la “sua” musica così come il Maestro l’aveva concepita. Misterioso e inafferrabile, Scelsi non ha mai vissuto una vita “normale” o, per meglio dire, paragonabile alla media dei suoi colleghi compositori. Nato a La Spezia da una famiglia nobile, il piccolo conte Giacinto Francesco Maria Scelsi d’Ayala Valva visse la sua infanzia prevalentemente presso il castello di proprietà della famiglia materna (il castello di Valva, in Irpinia), dove ricevette un’educazione alquanto singolare: un precettore gli dava lezioni di latino, scherma e scacchi. Le anacronistiche abitudini aristocratiche, però, non alimentarono mai in lui sentimenti e atteggiamenti elitari e snobisti, ma furono certo una tra le cause originarie del suo isolamento, della scelta di prendere le distanze da un mondo cui non sentiva di appartenere del tutto.
Un “giallo” alla maniera della Signora in giallo, la scrittrice Jessica Fletcher. Studenti delle classi 1 A e 1 C liceo scientifico alle prese con un esperimento misterioso! Docenti: prof.sse Laura Fidati e Carla Evangelisti #chimica #inglese #CLIL #laboratorio #istitutocasimiri #esperimento #misterioso #giallo #1A #1C #liceoscientifico #gualdotadino
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