Aristide Anceschi Video
cantante lirico
- baritono
- Regno d'Italia
Ultimo aggiornamento
2024-04-27
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Califano Cannio Luigi Infantino Martorana Spezia Puccini Toti Dal Monte Donizetti Verdi Tito Gobbi Mascagni Capuana Renata Tebaldi Rossini Serafin Guida Nomi Barbiere Giulietta Simionato Maria Callas Bastianini Zafred Franco Mannino Viviani Trecate Anceschi Gargiulo Cristo Rosi Teatro Regio Covent Garden Teatro Scala Fenice 1921 1937 1943 1944 1945 1946 1949 1953 1954 1961 1962 1963 1967 1971 1973 1975 1979 1981 1991
Infantino Luigi, Racalmuto(Agrigento) 24 aprile 1921 / Roma, 22 giugno 1991. Nasce a Racalmuto, nell'Agrigentino, il 24 aprile 1921 da Carmelo e Maria Tornabene. Avviato precocemente allo studio della musica, da maestro Martorana, impara a suonare il flauto e il tamburo, entrando ancora bambino a far parte della banda comunale di Racalmuto. Dotato di una bella voce di tenore, nel 1937, a Parma, prende lezioni di canto che interrompe nello stesso anno, quando entra come flautista nella banda della Regia Marina a La Spezia. Ritornato nella città emiliana durante la seconda guerra mondiale, riprende i suoi studi, e nel 1943 debuttò al teatro Regio come Rodolfo ne La bohème di G. Puccini. Durante gli anni dal 1944 al 1946 lavorò intensamente (più di settanta rappresentazioni) al teatro S. Carlo di Napoli, cantando, tra le altre opere, in Madama Butterfly di Puccini (con Toti Dal Monte), L'elisir d'amore e Lucia di Lammermoor di G. Donizetti, Rigoletto di G. Verdi, La bohème (con Tito Gobbi), e partecipando alle manifestazioni fuori sede organizzate al Covent Garden di Londra. Nel 1945 cantò ne L'amico Fritz di P. Mascagni, diretto da F. Capuana al Regio di Parma (con Renata Tebaldi); nello stesso anno, diretto ancora da Capuana, al Comunale di Bologna fu il Duca di Mantova nel Rigoletto. Il debutto al teatro alla Scala di Milano avvenne il 28 dicembre 1946 (due giorni dopo la riapertura del teatro, rimasto per lungo tempo chiuso in seguito al rovinoso bombardamento dell'agosto 1943) nelle vesti di un applaudito Don Ramiro ne La Cenerentola di G. Rossini, diretta da T. Serafin. Sotto la guida di illustri maestri, cantò al fianco di molti grandi nomi della lirica italiana degli anni '50 e '60; fu particolarmente apprezzato nei ruoli di Almaviva ne Il barbiere di Siviglia di Rossini (di cui rimane testimonianza nell'edizione con Giulietta Simionato, incisa per la Fonit Cetra, recentemente riedita), di Rodolfo ne La bohème (ruolo del debutto e dell'addio alla carriera, accanto a Renata Tebaldi), e di Edgar nella Lucia di Lammermoor (memorabile l'edizione veneziana del 1954 al teatro La Fenice, con Maria Callas ed E. Bastianini). Durante gli ultimi anni della carriera si dedicò a opere di compositori contemporanei, alcune delle quali in prima assoluta: interpretò il re nell'Amleto di M. Zafred (Roma, teatro dell'Opera, 9 genn. 1961), Ammone ne La stirpe di Davide di F. Mannino (libretto di V. Viviani, ibid., 19 apr. 1962), Tom ne La capanna dello zio Tom di L. Ferrari Trecate (E. Anceschi, ibid., 7 marzo 1963), il cameriere nell'Otto Schnaffs di S. Fuga (Napoli, S. Carlo, 29 maggio 1971), il re nella Maria Antonietta di T. Gargiulo (V. Viviani, Roma, teatro dell'Opera, 12 apr. 1973). Cantò inoltre al Massimo di Palermo ne Il Gattopardo di A. Musco (1967) e ne La sagra della nave di M. Lizzi (1971). Durante la sua carriera, l'I. si dedicò anche all'attività concertistica. Di un certo rilievo fu poi l'attività internazionale: si esibì al Covent Garden di Londra, al Metropolitan di New York, al S. Carlos di Lisbona (1949), al teatro dell'Opera di Helsinki (1953) e in molti teatri dell'America Latina. Stabilitosi a Roma, negli anni '50 aveva sposato l'attrice Sarah Ferrati e dalla loro unione nasce la figlia Monica anch'essa attrice. Numerosissime sono le sue registrazioni in produzioni radiofoniche della Rai, dove fece la sua ultima esibizione ne Il diavolo in giardino di Franco Mannino nel 1973. Nel 1975 cura la pubblicazione di un disco, Sicilia amari e duci (ed. Curci, LP 121), con l' affettuosa presentazione di Sciascia, anche lui nato a Racalmuto, compagno di scuola e caro amico dell'Infantino. Si tratta di una raccolta di canti popolari siciliani, alcuni dei quali composti appositamente, altri trascritti e rielaborati dallo stesso Infantino. Partecipa come attore anche ad importanti film quali: Cristo si è fermato a Eboli nel 1979 di Francesco Rosi dove ha interpreta la parte dell'autista e nel 1981 sempre con Rosi al film Tre fratelli dove ha interpretato la parte del secondo amico al bar. Muore a Roma, dopo una lunga malattia, il 22 giugno 1991. Si distinse come interprete nella canzone napoletana grazie ai suoi album incisi per La voce del padrone e per la Emi Italia.
Luigi Infantino Martorana Spezia Puccini Toti Dal Monte Donizetti Verdi Tito Gobbi Mascagni Capuana Renata Tebaldi Rossini Serafin Guida Nomi Barbiere Giulietta Simionato Maria Callas Bastianini Zafred Franco Mannino Viviani Trecate Anceschi Gargiulo Cristo Rosi Teatro Regio Covent Garden Teatro Scala Fenice 1921 1937 1943 1944 1945 1946 1949 1953 1954 1961 1962 1963 1967 1971 1973 1975 1979 1981 1991
Infantino Luigi, Racalmuto(Agrigento) 24 aprile 1921 / Roma, 22 giugno 1991. Nasce a Racalmuto, nell'Agrigentino, il 24 aprile 1921 da Carmelo e Maria Tornabene. Avviato precocemente allo studio della musica, da maestro Martorana, impara a suonare il flauto e il tamburo, entrando ancora bambino a far parte della banda comunale di Racalmuto. Dotato di una bella voce di tenore, nel 1937, a Parma, prende lezioni di canto che interrompe nello stesso anno, quando entra come flautista nella banda della Regia Marina a La Spezia. Ritornato nella città emiliana durante la seconda guerra mondiale, riprende i suoi studi, e nel 1943 debuttò al teatro Regio come Rodolfo ne La bohème di G. Puccini. Durante gli anni dal 1944 al 1946 lavorò intensamente (più di settanta rappresentazioni) al teatro S. Carlo di Napoli, cantando, tra le altre opere, in Madama Butterfly di Puccini (con Toti Dal Monte), L'elisir d'amore e Lucia di Lammermoor di G. Donizetti, Rigoletto di G. Verdi, La bohème (con Tito Gobbi), e partecipando alle manifestazioni fuori sede organizzate al Covent Garden di Londra. Nel 1945 cantò ne L'amico Fritz di P. Mascagni, diretto da F. Capuana al Regio di Parma (con Renata Tebaldi); nello stesso anno, diretto ancora da Capuana, al Comunale di Bologna fu il Duca di Mantova nel Rigoletto. Il debutto al teatro alla Scala di Milano avvenne il 28 dicembre 1946 (due giorni dopo la riapertura del teatro, rimasto per lungo tempo chiuso in seguito al rovinoso bombardamento dell'agosto 1943) nelle vesti di un applaudito Don Ramiro ne La Cenerentola di G. Rossini, diretta da T. Serafin. Sotto la guida di illustri maestri, cantò al fianco di molti grandi nomi della lirica italiana degli anni '50 e '60; fu particolarmente apprezzato nei ruoli di Almaviva ne Il barbiere di Siviglia di Rossini (di cui rimane testimonianza nell'edizione con Giulietta Simionato, incisa per la Fonit Cetra, recentemente riedita), di Rodolfo ne La bohème (ruolo del debutto e dell'addio alla carriera, accanto a Renata Tebaldi), e di Edgar nella Lucia di Lammermoor (memorabile l'edizione veneziana del 1954 al teatro La Fenice, con Maria Callas ed E. Bastianini). Durante gli ultimi anni della carriera si dedicò a opere di compositori contemporanei, alcune delle quali in prima assoluta: interpretò il re nell'Amleto di M. Zafred (Roma, teatro dell'Opera, 9 genn. 1961), Ammone ne La stirpe di Davide di F. Mannino (libretto di V. Viviani, ibid., 19 apr. 1962), Tom ne La capanna dello zio Tom di L. Ferrari Trecate (E. Anceschi, ibid., 7 marzo 1963), il cameriere nell'Otto Schnaffs di S. Fuga (Napoli, S. Carlo, 29 maggio 1971), il re nella Maria Antonietta di T. Gargiulo (V. Viviani, Roma, teatro dell'Opera, 12 apr. 1973). Cantò inoltre al Massimo di Palermo ne Il Gattopardo di A. Musco (1967) e ne La sagra della nave di M. Lizzi (1971). Durante la sua carriera, l'I. si dedicò anche all'attività concertistica. Di un certo rilievo fu poi l'attività internazionale: si esibì al Covent Garden di Londra, al Metropolitan di New York, al S. Carlos di Lisbona (1949), al teatro dell'Opera di Helsinki (1953) e in molti teatri dell'America Latina. Stabilitosi a Roma, negli anni '50 aveva sposato l'attrice Sarah Ferrati e dalla loro unione nasce la figlia Monica anch'essa attrice. Numerosissime sono le sue registrazioni in produzioni radiofoniche della Rai, dove fece la sua ultima esibizione ne Il diavolo in giardino di Franco Mannino nel 1973. Nel 1975 cura la pubblicazione di un disco, Sicilia amari e duci (ed. Curci, LP 121), con l' affettuosa presentazione di Sciascia, anche lui nato a Racalmuto, compagno di scuola e caro amico dell'Infantino. Si tratta di una raccolta di canti popolari siciliani, alcuni dei quali composti appositamente, altri trascritti e rielaborati dallo stesso Infantino. Partecipa come attore anche ad importanti film quali: Cristo si è fermato a Eboli nel 1979 di Francesco Rosi dove ha interpreta la parte dell'autista e nel 1981 sempre con Rosi al film Tre fratelli dove ha interpretato la parte del secondo amico al bar. Muore a Roma, dopo una lunga malattia, il 22 giugno 1991. Si distinse come interprete nella canzone napoletana grazie ai suoi album incisi per La voce del padrone e per la Emi Italia.
Giaches Wert Malinowski Anceschi Cantus Cölln
Forsennata gridava, by Giaches de Wert, performed by Cantus Cölln, recorded by Harmonia Mundi, with a graphical score by Stephen Malinowski. FAQ Q: Where can I get this album? A: Here (http•••) Q: Where can I see the score of this piece? A: Here (http•••) Q: What do the lyrics mean? A: Here's a translation of the poem: The crazed woman cried out: "O you who takes with you part of me and leaves the other, either take the one or give back the other, or kill both at the same time: stay! stop your steps, at least let our voices be the last link; I do not speak of kisses: another might be more worthy "of yours. What do you fear if you remain, oh evil one? You could deny, since you were able to flee." Q: Where can I learn more about the composer and the author of the poem? A: Here (http•••) (http•••) Q: The quality of this video doesn't seem very good. A: There are two versions of this video; the first (http•••) was rendered at 800x600 to make it work optimally on Professor Anceschi's video projector; the second (http•••) was done at 720p to look a little better on YouTube. My thanks to Alessandra Anceschi for facilitating the production of this video.
Ruggero Leoncavallo Chatterton Marston Granados Bassano Jules Bordier Calixa Lavallée Adalgisa Gabbi Talbot Aristide Anceschi Bassi Scala 1835 1882 1896 1907 1908
RUGGERO LEONCAVALLO /CHATTERTON) opera lirica nr. 2 Orchestra dell’Opera Ucraina di Dniepropetrovsk, Coro Filarmonico di Pesaro – Silvano Frontalini direttore. Chatterton lives as a lodger in a wealthy home. Unable to live by his writing, he has to look for a job to support himself. Unfortunately, he can only get a job as a servant. The other aspect of the situation is his thwarted and concealed love for Jenny Clark (Kitty Bell in Vigny's play), the wife of the industrialist who is his landlord. Finally, faced with an impossible love and a menial job, a despairing Chatterton kills himself. He is followed immediately in death by Jenny. Recordings Chatterton is notable for being one of the first complete operas ever recorded (in May 1908, by HMV's predecessor the Gramophone Company on multiple 78-rpm discs). The fact that this recording was conducted by the composer himself makes it an outstandingly valuable acoustic document.[4] It has been skilfully restored by the American audio engineer Ward Marston and distributed on CD by his label, Marston Records +••.••(...)). The orchestral playing under Leoncavallo's direction is unpolished and the quality of the cast of singers uneven, with by far the best contribution coming from a renowned La Scala dramatic tenor of the era, Francesco Signorini, who delivers his allotted music (he shares the title role with another tenor, Francisco Granados) with a fine voice and real dramatic conviction. (The 1908 Chatterton is coupled on the Marston reissue with a 1907 recording of Pagliacci in its entirety, featuring a mostly different cast.) Another complete recording of the work exists, released by the label Bongiovanni with the following cast: Renato Zuin, Tiziana Scaciga della Silva, Maurizio Zanchetti, Enrica Bassano, Fabrizio Neri – Orchestra dell’Opera Ucraina di Dniepropetrovsk, Coro Filarmonico di Pesaro – Silvano Frontalini 12 Febbraio 1835, Giovedì première nel Théâtre Français (Comédie-Française) di Parigi di "Chatterton", musiche di scena di Jules Bordier, per il dramma di Alfred de Vigny ("Stello") 1 Aprile 1882, Sabato première (per la C.D.Hess Acme Opera Company) nel Chatterton's Theatre di Springfield (Illinois) di "The Widow", opera in 3 atti di Calixa Lavallée, libretto di Frank H. Nelson {soprani (widow) e (niece), tenore (duke)} 10 Marzo 1896, Martedì première nel Teatro Drammatico Nazionale di Roma di "Chatterton", dramma lirico (opera seria, 1° versione) in 3 atti di Ruggero Leoncavallo (revisione del melodramma in 4 atti), libretto del compositore (da Alfred de Vigny: "Stello"), dirige Vittorio Podesti {soprano Adalgisa Gabbi (Jenny Clark/Caterina Bell), contralto "en travesti" Cremona (Harry/Talbot), tenore Benedetto Lucignani (Tommaso Chatterton), baritoni Giuseppe Cremona (Giorgio) e Aristide Anceschi (Skirner/Lord Lingston), bassi (Lord Klifford/Beckford), Raffaele Terzi (John Clark/Giovanni Bell) e Eraldo Coda (Lord Strafford)}
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- cronologia: Cantanti lirici (Europa).
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