Jacques Offenbach Le décaméron, ou La grotte d'azur Vidéos
Dernière mise à jour
2024-04-23
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Jacques Offenbach Doucet 1854 2019
Décaméron dramatique N.6 - Louise (Jacques Offenbach) Pour réaliser cette capsule, j'ai utilisé une interprétation qui avait déjà été exécuté par M. Lucas Pozzi: (http•••) 2019 est un millésime particulier pour tous les admirateurs, votre humble serviteur inclus, de M. Offenbach car elle marque le bicentenaire de sa naissance. Je ne pouvais pas passer à côté et me dispenser d'y apporter ma menue contribution aux diverses célébrations qui auront lieu en son honneur et tout le long de cette année 2019. Donc, pour ce faire, je vous propose à toutes et à tous de vous faire découvrir, une facette de ce compositeur, loin de la scène (quoique...) et plus intime en nous plongeant dans le Décaméron dramatique écrit en 1854, un album de danses pour piano, accompagnée d'une poésie et dont chaque pièce est dédicacée à une artiste de la Comédie-Française. "Qu'elle pleure ou sourie, à la fois fine et tendre, Le Parterre s'émeut sous son charme vainqueur; C'est Contat qu'il croit voir, c'est Mars qu'il croit entendre, Tout son cœur a d'esprit, et son esprit de cœur!" Camille DOUCET Sur ce, si vous avez aimé cette vidéo, n' hésitez pas à mettre un pouce en l'air, à la partager, et/ou à vous abonner. N'hésitez pas à laisser vos commentaires, ça fait toujours plaisir d'avoir des retours (fussent-t'ils négatifs) Bonne écoute et passez de bons moments en musique :-)
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Contemporanea 2009 14 ottobre - Teatro san Giorgio - Udine prima parte Incontro con Azio Corghi e Marco Maria Tosolini seconda parte Alda Caiello, soprano Elisa Cozzini, flauto Marco Ortolani, clarinetto Sergio Sorrentino, chitarra Duccio Ceccanti, violino Vittorio Ceccanti, violoncello Mauro Bonifacio, direttore Programma: Nocturnus Visus (1999) per clarinetto solo Petit Caprice (Style Offenbach) (1992) per violino solo (da Péchés de vieillesse di Gioachino Rossini) Consonancias y Redobles (1973) per chitarra sola Tang’ Jok(him) (2009) per violoncello solo (prima esecuzione assoluta) a ‘nsunnari... (1998) per soprano, flauto, clarinetto, chitarra, violino, violoncello (testi tratti dal Corpus di Musiche Siciliane a cura di Alberto Favara, dal Canzoniere Italiano a cura di Pier Paolo Pasolini, da Ambarabà a cura di Lella Gandini) Azio Corghi nasce a Cirié, in provincia di Torino, il 9 marzo 1937. Fino al 1950 ripartisce i suoi studi tra la pittura e la musica. Nel 1956 si iscrive al Conservatorio di Torino, dove frequenta le classi di pianoforte sotto la guida di M. Zanfi e di storia della musica con M. Mila. Si trasferisce nel 1962 a Milano per frequentare al Conservatorio G. Verdi i corsi di composizione, musica corale, direzione di coro e d’orchestra, composizione polifonica vocale, rispettivamente sotto la guida di B. Bettinelli, A. Bortone, A. Votto e G. Farina. Nel 1967 vince il concorso Ricordi-Rai con Intavolature, che viene eseguito alla Fenice di Venezia. Insegna al Conservatorio di Torino, prosegue poi l’attività didattica al Conservatorio di Milano. È nominato accademico di Santa Cecilia, coordinatore dei corsi e docente di composizione all’Accademia Petrassi. Su invito del II Concorso Pianistico Internazionale “Umberto Micheli”, compone lo studio da concerto “...ça ira!”. Nel quadro delle celebrazioni per il centenario donizettiano gli viene commissionata la trascrizione delle ariette da Nuits d’été à Pausilippe. Su commissione del Teatro alla Scala, scrive Tat’jana, dramma lirico da Cechov. Intraprende nel 2000 la composizione di Amori incrociati, dal Decameron nella versione di A. Busi, commissione dell’Orchestra della Rai. Nel 2001 scrive per gli Städtische Bühnen Münster Cruci-Verba, lettura e commento dal Vangelo secondo Gesù di Saramago sopra la Via Crucis di Liszt. In occasione del centenario belliniano, scrive “...malinconia, ninfa gentile” per il Teatro Massimo Bellini di Catania. Nel 2005 scrive Il dissoluto assolto, teatro musicale in un atto su libretto proprio e di Saramago, coproduzione del Teatro San Carlos di Lisbona e del Teatro alla Scala di Milano. In occasione del 25° anniversario della fondazione della Filarmonica della Scala, l’orchestra gli ha commissionato Poema Sinfonico, brano la cui prima assoluta, diretta da Riccardo Chailly è avvenuta il 29 gennaio 2007. Mauro Bonifacio - Ha compiuto gli studi di pianoforte con Piero Rattalino e di composizione con Azio Corghi presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Si è perfezionato, come direttore d’orchestra, con Karl Österreicher al Verein Musikseminar di Vienna. Le sue composizioni cameristiche e sinfoniche sono state commissionate da molte istituzioni musicali (Biennale di Venezia, Milano Musica, OSER, RAI, RomaEuropa) e programmate in importanti stagioni concertistiche europee. Tiene Master Class di Composizione presso importanti accademie ed è, dal 2005, Direttore e Assistente alla parte musicale per il Corso di Composizione dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Insegna presso il Conservatorio di Milano, istituto ove è anche Responsabile del Laboratorio di Musica Contemporanea. Dal 1994 al 2000 ha diretto regolarmente l’Ensemble MUSICA20, con il quale ha svolto uno specifico lavoro dedicato alla letteratura cameristica del Novecento storico e a quella contemporanea. Invitato da numerose istituzioni, ha diretto in prima esecuzione musiche di Cardi, Fedele, Guarnieri, Lanza, Maggi, Manca, Manzoni, Morricone, Nieder, Pennisi, Solbiati, Vacchi. Al Rossini Opera Festival 1992 ha diretto la prima mondiale di Un petit train de plaisir, balletto di Azio Corghi con la coreografia di Amedeo Amodio e con Bruno Canino, Antonio Ballista e Les percussions de Strasbourg.
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