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Última actualización
2024-05-09
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Giuseppe Verdi Giuseppe Giacomini Sergei Leiferkus Peter Jelosits Margarita Lilowa Rudolf Mazzola Mazzola István Gáti Nikolaus Simkowsky Christian Badea Wiener Staatsoper 1995
Otello - Giuseppe Giacomini Desdemona - Julia Varady Iago - Sergei Leiferkus Cassio - Benedikt Kobel Rodrigo - Peter Jelosits Emilia - Margarita Lilowa Lodovico - Rudolf Mazzola Montano - István Gáti Un Araldo - Nikolaus Simkowsky Conductor - Christian Badea Orchestra - Wiener Staatsoper Chorus - Wiener Staatsoper
Claudio Monteverdi Nikolaus Harnoncourt Alessandro Striggio Rotraud Hansmann Lajos Kozma Cathy Berberian Nikolaus Simkowsky Nigel Rogers Kurt Equiluz Cara Presti Amato Lasso Amara Concentus Musicus Wien 1607 1968
Concentus Musicus Wien; Nikolaus Harnoncourt, cond. Capella Antiqua München - Konrad Ruhland, dir. Claudio Monteverdi: Orfeo, favola in musica (1607). Libretto by Alessandro Striggio. This is Harnoncourt's first recording of Orfeo in 1968. CD Info: (http•••) Playlist: (http•••) Rotraud Hansmann, soprano : La Musica, Euridice Lajos Kozma, tenor : Orfeo Eiko Katanosaka, soprano : Proserpina, Ninfa Cathy Berberian, mezzo-soprano : Messaggiera, Speranza Nikolaus Simkowsky, bass : Caronte Jacques Villisech, bass : Plutone Max van Egmond, baritone : Apollo, Pastor 4, Spirito 3 Günther Theuring, countertenor : Pastor 1 Nigel Rogers, tenor : Pastor 2, Spirito 1 Kurt Equiluz, tenor : Pastor 3, Spirito 2 1) Signor, quell'infelice : Proserpina 2) Benché severo : Plutone 3) Quali grazie ti rendo : Proserpina 4) Quale onor di te fia degno : Orfeo 5) Ahi, vista troppo dolce : Euridice / 1) Signor, quell'infelice : Signor, quell'infelice Che per queste di morte ampie campagne Va chiamando Euridice, Ch'udito hai tu pur dianzi Cosi soavemente lamentarsi, Mossa ha tanta pietà dentro al mio core Ch'un'altra volta io torno a porger prieghi Perchè il tuo nume al suo pregar si pieghi. Deh, se da queste luci Amorosa dolcezza unqua traesti, Se ti piacque il seren di questa fronte Che tu chiami tuo cielo, onde mi giuri Di non invidiar sua sorte a Giove, Pregoti, per quel foco Con cui già la grand'alma Amor t'accese, Fa' ch' Euridice torni A goder di quei giorni Che trar solea vivendo in feste e in canto, E del misero Orfeo consola il pianto. 2) Benché severo : Benchè severo ed immutabil fato Contrasti, amata sposa, i tuoi desiri, Pur nulla ornai si nieghi A tal belta congiunta a tanti prieghi. La sua cara Euridice Contra l'ordin fatale Orfeo ritrovi; Ma pria che tragga il piè da questi abissi Non mai volga ver lei gli avidi lumi, Chè di perdita eterna Gli fia certa cagion un solo sguardo. lo così stabilisco. Or nel mio regno Fate, o ministri, il mio voler palese, Sì che l'intenda Orfeo E l'intenda Euridice, Né di cangiarlo altrui sperar più lice. 3) Quali grazie ti rendo : Qual i grazie ti rendo Or che sì nobil dono Concedi a' prieghi miei, signor cortese. Sia benedetto il di che pria ti piacqui, Benedetta la preda e 'I dolce inganno, Poichè per mia ventura Feci acquisto di te perdendo il sole. 4) Quale onor di te fia degno : Ritornello Quale onor di te fia degno, Mia cetra onnipotente, S'hai nel tartareo regno Piegar potuto ogni indurata mente? Ritornello Luogo avrai fra le più belle Immagini celesti, Ond'al tuo suon le stelle Danzeranno in giri or tardi or presti. Ritornello lo per te felice appieno Vedrò l'amato volto E nel candido seno De la mia donna oggi sarò raccolto. Ma mentre io canto, ohimè, chi m'assicura Ch'ella mi segua? Ohimè, chi mi nasconde De l'amate pupille il dolce lume? Forse d'invidia punte Le deità d'Averno Perch'io non sia quaggiù felice appieno, Mi tolgono il mirarvi, Luci beate e liete, Che sol col guardo altrui bear potete? Ma che temi, mio core? Ciò che vieta Pluton, comanda Amore. A nume più possente, Che vince uomini e dei, Ben ubbidir dovrei. Ma che odo, ohimè lasso? S'arman forse a' miei danni Con tal furor le furie innamorate Per rapirmi il mio ben? Ed io 'I consento? O dolcissimi lumi, io pur vi veggio, lo pur: ma quale eclissi, ohimè, v'oscura? 5) Ahi, vista troppo dolce : Ahi, vista troppo dolce e troppo amara; Così per troppo amor dunque mi perdi? Ed io, misera, perdo Il poter più godere Edi luce e di vita e perdo insieme Te, d'ogni ben più caro, o mio consorte.
Claudio Monteverdi Nikolaus Harnoncourt Alessandro Striggio Rotraud Hansmann Lajos Kozma Cathy Berberian Nikolaus Simkowsky Nigel Rogers Kurt Equiluz Cara Conforto Freed Stern Concentus Musicus Wien 1607 1968
Concentus Musicus Wien; Nikolaus Harnoncourt, cond. Capella Antiqua München - Konrad Ruhland, dir. Claudio Monteverdi: Orfeo, favola in musica (1607). Libretto by Alessandro Striggio. This is Harnoncourt's first recording of Orfeo in 1968. CD Info: (http•••) Playlist: (http•••) Rotraud Hansmann, soprano : La Musica, Euridice Lajos Kozma, tenor : Orfeo Eiko Katanosaka, soprano : Proserpina, Ninfa Cathy Berberian, mezzo-soprano : Messaggiera, Speranza Nikolaus Simkowsky, bass : Caronte Jacques Villisech, bass : Plutone Max van Egmond, baritone : Apollo, Pastor 4, Spirito 3 Günther Theuring, countertenor : Pastor 1 Nigel Rogers, tenor : Pastor 2, Spirito 1 Kurt Equiluz, tenor : Pastor 3, Spirito 2 1) Possente spirto : Orfeo 2) Ahi, sventurato amante! : Orfeo / 1) Possente spirto : Possente spirto e formidabil nume, Senza cu i far passaggio a l'altra riva Alma da corpo sciolta in van presume, Ritornello Non viv'io, no, che poi'-di vita è priva Mia cara sposa, il cor non è più meco, E senza cor com'esser può ch'io viva? Ritornello A lei volto ho il cammin per l'aer cieco, A l'inferno non già, ch'ovunque stassi Tanta bellezza il paradiso ha seco. Ritornello Orfeo son io, che d'Euridice i passi Segue per queste tenebrose arene, Ove giammai per uom mortai non vassi. O de le luci mie luci serene, S'un vostro sguardo può tornarmi in vita, Ahi, chi niega il conforto a le mie pene? Sol tu, nobile dio, puoi darmi aita, Né temer dei, chè sopra un'aurea cetra Sol di corde soavi armo le dita Contra cu i rigida al ma i n van s'i mpetra. 2) Ahi, sventurato amante! : Ahi, sventurato amante! Sperar dunque non Uce Ch'odan miei prieghi i cittadin d'Averno? Onde, qual ombra errante D'insepolto cadavere e i nfel ice, Privo sarò del cielo e de l'inferno? Così vuol empia sorte Che in quest'orror di morte Da te, cor mio, lontano Chiami tuo nome in vano E pregando e piangendo io mi consumi? Rendetemi il mio ben, tartarei numi! / 1) Possente spirto : Mighty spirit and powerful divinity, Without whom the souls freed from their bodies Hope in vain to reach the other bank, Ritornello I am not alive, no, after the death of My beloved wife, my heart is no longer with me, And without a heart how can it be that I live? Ritornello To her I have turned my path through the dark air, Not towards Hell, for everywhere Where there is so much beauty is Paradise. Ritornello I am Orpheus, who follows the steps of Eurydice Through these gloomy plains, To which no mortal has access. O serene lights of my eyes, If only one glance from you can return life to me, Ah, who can deny me comfort in my torment? Only thou, noble god, canst aid me, Fear not, for it is only the sweet strings of a golden lyre I use as a weapon Against the stern souls to whom it is vain to implore. 2) Ahi, sventurato amante! : Ah, unhappy lover that I am! Am I then not allowed to hope That the citizens of Hades will listen to my entreaties? Must I therefore, like an errant shadow Of an unburied and unhappy corpse, Be deprived of Heaven and of Hell? Does impious fate thus will it That I, in this horror of death, Far from thee, my beloved, Call thy name in vain And consume myself in imploring and weeping? Give me back my love, ye gods of Hell!
Claudio Monteverdi Nikolaus Harnoncourt Alessandro Striggio Rotraud Hansmann Lajos Kozma Cathy Berberian Nikolaus Simkowsky Nigel Rogers Kurt Equiluz Boschi Gentile Prato Dente Crudele Amara Sasso Concentus Musicus Wien 1607 1968
Concentus Musicus Wien; Nikolaus Harnoncourt, cond. Capella Antiqua München - Konrad Ruhland, dir. Claudio Monteverdi: Orfeo, favola in musica (1607). Libretto by Alessandro Striggio. This is Harnoncourt's first recording of Orfeo in 1968. CD Info: (http•••) Playlist: (http•••) Rotraud Hansmann, soprano : La Musica, Euridice Lajos Kozma, tenor : Orfeo Eiko Katanosaka, soprano : Proserpina, Ninfa Cathy Berberian, mezzo-soprano : Messaggiera, Speranza Nikolaus Simkowsky, bass : Caronte Jacques Villisech, bass : Plutone Max van Egmond, baritone : Apollo, Pastor 4, Spirito 3 Günther Theuring, countertenor : Pastor 1 Nigel Rogers, tenor : Pastor 2, Spirito 1 Kurt Equiluz, tenor : Pastor 3, Spirito 2 1) Vi ricorda: Orfeo 2) Lassa, dunque debb'io : La messaggera, Pastore I 3) Donde vieni? : Orfeo, La messaggera 4) Ahi, caso acerbo : Pastore Il, Pastore III / 1) Vi ricorda: Ritornello Vi ricorda, o boschi ombrosi, De'miei lunghi aspri tormenti, Quando i sassi ai miei lamenti Rispondean fatti pietosi? Ritornello Dite, allor non vi sembrai Più d'ogni altro sconsolato? Or fortuna ha stil cangiato Ed ha volto in festa i guai. Ritornello Vissi già mesto e dolente: Or gioisco e quegli affanni Che sofferti ho per tant' ann i Fan più caro il ben presente. Ritornello Sol per te, bella Euridice, Benedico il mio tormento: Dopo il duol si è piu contento, Dopo il mal si è più felice. 2) Lassa, dunque debb'io LA MESSAGGERA Lassa, dunque debb'io, Mentre Orfeo con sue note il ciel consola, Con le parole mie passargli il core? PASTORE PRIMO Questa è Silvia gentile, Dolcissima compagna De la bella Euridice; oh, quanto è in vista Dolorosa; or che fia? Deh, sommi dei, Non torcete da noi benigno il guardo. LA MESSAGGERA Pastor, lasciate il canto, Ch'ogni nostra allegrezza in doglia è volta. 3) Donde vieni? : ORFEO Donde vieni? Ove vai? Ninfa, che porti? LA MESSAGGERA A te ne vengo, Orfeo, Messaggera infelice Di caso più infelice e più funesto. La tua bella Euridice.. ORFEO Ohimè, che odo? LA MESSAGGERA La tua diletta sposa è morta. ORFEO Ohimè! LA MESSAGGERA In un fiorito prato Con l'altre sue compagne Giva cogl iendo fiori Per farne una ghirlanda a le sue chiome, Quand'angue insidioso, Ch'era fra l'erbe ascoso, Le punse un piè con velenoso dente. Ed ecco immantinente Scolorirsi il bel viso e ne' suoi lumi Sparir que' lampi ond'ella al sol fea scorno. Allor noi tutte sbigottite e meste Le fummo intorno, richiamar tentando Gli spirti in lei smarriti Con l'onda fresca e con possenti carmi; Ma nulla valse, ahi lassa, Ch'ella i languidi lumi alquanto aprendo E te chiamando, Orfeo, Dopo un grave sospiro Spirò fra queste braccia; ed io rimasi Piena il cor di pietade e di spavento. 4) Ahi, caso acerbo : PASTORE SECONDO Ahi, caso acerbo, ahi, fato empio e crudele, Ahi, stelle ingiuriose, ahi, cielo avaro. PASTORE TERZO A l'amara novella Rassembra l'infelice un muto sasso Che per troppo dolor non può dolersi. Ahi, ben avrebbe un cor d i tigre o d'orsa Chi non sentisse del tuo mal pietade, Privo d'ogni tuo ben, miscro amante. ORFEO Tu se' morta, mia vita, ed io respiro? Tu se' da me partita Per mai più non tornare, ed io rimango? No, che se i versi alcuna cosa ponna, N'andrò sicuro a' più profondi abissi, E, intenerito il cor del re de l'ombre, Meco trarrotti a riveder le stelle; O, se ciò negherammi empio destino, Rimarrò teco in compagnia di morte. Addio terra, addio cielo e sole, addio. CORO DI NINFE E PASTORI Ahi, caso acerbo, ahi, fato empio e crudele, Ahi, stelle ingiuriose, ahi, cielo avaro. Non si fidi uom mortale Di ben caduco e frale, Che tosto fugge, e spesso A gran sal ita i I precipizio è presso. LA MESSAGGERA Ma io, che in questa lingua Ho portato il coltello Ch'ha svenata ad Orfeo l'anima amante, Odiosa ai pastori e alle ninfe, Odiosa a me stessa, ove m'ascondo?
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- cronología: Cantantes líricos.
- Índices (por orden alfabético): S...