Luigi Bottazzo Notizie
organista e compositore italiano
Commemorazioni 2024 (Morte: Luigi Bottazzo) 2025 (Nascita: Luigi Bottazzo)
- organo
- Regno d'Italia
- organista, compositore
Ultimo aggiornamento
2024-04-18
Aggiorna
2014-12-10 08:31:00
MICHELE BOSIO, Brevi appunti sulle commemorazioni della morte di Marco Enrico Bossi, estratto da «Strenna dell'ADAFA»
[…] Abbado, Riccardo Malipiero, Costante Adolfo e Renzo Rinaldo Bossi. Infine, la quarta commemorazione si tenne a Cremona, al Teatro “Amilcare Ponchilelli”, il 19 dicembre del 1932; protagonisti furono il celebre Quartetto Poltronieri, di nuovo Costante Adolfo e Renzo Rinaldo Bossi. Il primo segno di omaggio nei confronti del Maestro fu piuttosto di carattere simbolico, poiché durante l’«Accademia Musico-Letteraria» del 1925, Ubaldo Ferrari tenne una dotta lezione su due diverse personalità artistiche, quali Luigi Bottazzo (1845-1924) e Marco Enrico Bossi (1861-1925), col fine di presentare al pubblico la neonata Schola Cantorum “Santa Cecilia”, fondata e diretta da Vincenzo Germani. Si gettarono così – anche a Cremona – le basi per un sano rinnovamento liturgico-musicale all’insegna di due pilastri del Cecilianesimo italiano da poco scomparsi. Federico Caudana – che in quell’occasione sedeva all’organo Giuseppe Rotelli (1901) della chiesa di San Luca – eseguì solamente due brani solistici. Nella fattispecie un […]
2014-12-10 07:31:00
MICHELE BOSIO, Brevi appunti sulle commemorazioni della morte di Marco Enrico Bossi, estratto da «Strenna dell'ADAFA»
[…] Abbado, Riccardo Malipiero, Costante Adolfo e Renzo Rinaldo Bossi. Infine, la quarta commemorazione si tenne a Cremona, al Teatro “Amilcare Ponchilelli”, il 19 dicembre del 1932; protagonisti furono il celebre Quartetto Poltronieri, di nuovo Costante Adolfo e Renzo Rinaldo Bossi. Il primo segno di omaggio nei confronti del Maestro fu piuttosto di carattere simbolico, poiché durante l’«Accademia Musico-Letteraria» del 1925, Ubaldo Ferrari tenne una dotta lezione su due diverse personalità artistiche, quali Luigi Bottazzo (1845-1924) e Marco Enrico Bossi (1861-1925), col fine di presentare al pubblico la neonata Schola Cantorum “Santa Cecilia”, fondata e diretta da Vincenzo Germani. Si gettarono così – anche a Cremona – le basi per un sano rinnovamento liturgico-musicale all’insegna di due pilastri del Cecilianesimo italiano da poco scomparsi. Federico Caudana – che in quell’occasione sedeva all’organo Giuseppe Rotelli (1901) della chiesa di San Luca – eseguì solamente due brani solistici. Nella fattispecie un […]
2014-12-09 11:13:00
SUL MOVIMENTO CECILIANO di Michele Bosio estratto da Piero Mioli (a cura di) L’organista dalle mille anime. Bossi concertista, compositore, didatta (1861-1925) con un riflessione su Tactus editore (1986), Bologna, Clueb, 2012
[…] Roma. Un interprete attento all’esecuzione di letteratura classica: Bach, Händel, ma anche Buxtehude e Couperin – ai quali accostava musiche del collega Alexandre Guilmant, con cui inaugurò i primi esempi di organi riformati in Italia – e naturalmente proprie composizioni, rigorose nella forma e nell’impostazione, sovente con echi mendelssohniani, sempre cantabile.Soprattutto è grazie alla successiva generazione di compositori che sia la composizione sia la tecnica organistica vennero uniformate ai modelli, ancora una volta, transalpini. Luigi Bottazzo (1845-1924), Oreste Ravanello (1871-1939), ma principalmente Marco Enrico Bossi (1861-1925) per l’organo; Giovanni Tebaldini (1864-1952) e Lorenzo Perosi (1872-1956) per la musica corale – solo per citare i nomi che hanno varcato i confini nazionali ed europei – hanno creato con il loro modus operandi un concetto di musica sacra capace di seppellire definitivamente il ricordo (non proprio lontanissimo) della musica ampiamente praticata e apprezzata nel corso del Diciannovesimo secolo. 7. Marco Enrico […]
2014-12-09 10:13:00
SUL MOVIMENTO CECILIANO di Michele Bosio estratto da Piero Mioli (a cura di) L’organista dalle mille anime. Bossi concertista, compositore, didatta (1861-1925) con un riflessione su Tactus editore (1986), Bologna, Clueb, 2012
[…] Un interprete attento all’esecuzione di letteratura classica: Bach, Händel, ma anche Buxtehude e Couperin – ai quali accostava musiche del collega Alexandre Guilmant, con cui inaugurò i primi esempi di organi riformati in Italia – e naturalmente proprie composizioni, rigorose nella forma e nell’impostazione, sovente con echi mendelssohniani, sempre cantabile. Soprattutto è grazie alla successiva generazione di compositori che sia la composizione sia la tecnica organistica vennero uniformate ai modelli, ancora una volta, transalpini. Luigi Bottazzo (1845-1924), Oreste Ravanello (1871-1939), ma principalmente Marco Enrico Bossi (1861-1925) per l’organo; Giovanni Tebaldini (1864-1952) e Lorenzo Perosi (1872-1956) per la musica corale – solo per citare i nomi che hanno varcato i confini nazionali ed europei – hanno creato con il loro modus operandi un concetto di musica sacra capace di seppellire definitivamente il ricordo (non proprio lontanissimo) della musica ampiamente praticata e apprezzata nel corso del Diciannovesimo secolo. 7. Marco […]
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