Bohuslav Leopold Notizie
compositore, direttore d'orchestra, violinista
- violino
- musica classica, musica popolare
- Cecoslovacchia
Ultimo aggiornamento
2024-04-20
Aggiorna
2021-03-20 17:59:34
La Camerata Rousseau, diretta da Leonardo Muzii, dedica un interessante cd ai cugini boemi Jan Anton e Leopold Koželuch
Nati a Velvary in Boemia, i cugini Koželuch erano entrambi compositori ed avevano il medesimo nome (Jan Anton), per cui il più giovane pensò di farsi chiamare Leopold, in modo da evitare comprensibili confusioni. Le loro carriere furono molto differenti …
Sfera Wordpress - Musica classica
2017-05-19 08:48:36
La pagliuzza e la trave di Carlo Vitali apparso sulla rivista “Musica ” Nel 2011 è uscito in traduzione italiana, a cura di Marco Murara, il carteggio mozartiano basato sull’edizione critica Bauer-Deutsch-Eibl-Konrad (1966-75; 2005). Murara è notaio e storico bolzanino; dunque ben attrezzato alla bisogna di rendere nella nostra lingua il labirinto idiomatico, e talora idiolettico, della prosa di una famiglia germanofona meridionale vissuta nella seconda metà del Settecento. Per criticarne le soluzioni ecdotiche servirebbero buone competenze linguistiche, filologiche e paleografiche; virtù che – come argomentato in altra sede – scarseggiano nei signori Bianchini e Trombetta (d’ora in poi: B&T), autori di una pretesa “controbiografia” di Mozart. Un paio di verifiche a campione potrà mettere in guardia il lettore dalle dilettantesche revisioni di detti signori. Primo caso (B&T, p. 222): si discute un epigramma di Wolfgang in calce alla lettera di Leopold datata Bolzano 28.10.1772. Testo dell’autografo in trascrizione […]
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2017-04-28 15:31:09
[…] op. non cit.). La loro cappella di corte, divenuta centro di eccellenza anche per i livelli salariali piuttosto generosi, fu prevalentemente borgognona e tedesco-fiamminga con Massimiliano I e Ferdinando I. Con l’ascesa al trono di Ferdinando II nel 1619 ebbe inizio la lunga e quasi incontrastata egemonia italiana, destinata a durare fino alla morte di Carlo VI nel 1740. Che in quest’epoca non vi fosse “scuola di stile” è contraddetto dall’attivo interessamento di Ferdinando III, Leopoldo I, Giuseppe I e dello stesso Carlo VI, tutti musicisti praticanti. Leopoldo e Carlo erano persino in grado di sovrintendere alle prove sedendo al clavicembalo, effettuavano di persona le audizioni dei cantanti di maggior grido (ad es. Farinelli, che disse di aver cambiato il proprio stile di canto dopo la lezioncina del Padrone Cesàreo), componevano in proprio. Le lettere del bolognese Luca Antonio Predieri, nonché la radicale svolta stilistica fra i lavori veneziani e […]
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2017-04-28 15:31:09
[…] op. non cit.). La loro cappella di corte, divenuta centro di eccellenza anche per i livelli salariali piuttosto generosi, fu prevalentemente borgognona e tedesco-fiamminga con Massimiliano I e Ferdinando I. Con l’ascesa al trono di Ferdinando II nel 1619 ebbe inizio la lunga e quasi incontrastata egemonia italiana, destinata a durare fino alla morte di Carlo VI nel 1740. Che in quest’epoca non vi fosse “scuola di stile” è contraddetto dall’attivo interessamento di Ferdinando III, Leopoldo I, Giuseppe I e dello stesso Carlo VI, tutti musicisti praticanti. Leopoldo e Carlo erano persino in grado di sovrintendere alle prove sedendo al clavicembalo, effettuavano di persona le audizioni dei cantanti di maggior grido (ad es. Farinelli, che disse di aver cambiato il proprio stile di canto dopo la lezioncina del Padrone Cesàreo), componevano in proprio. Le lettere del bolognese Luca Antonio Predieri, nonché la radicale svolta stilistica fra i lavori veneziani e […]
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