Rudolf Maria Breithaupt Videos
deutscher Komponist und Musikpädagoge (Klavier)
Gedenken 2025 (Tod: Rudolf Maria Breithaupt)
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Letzte Aktualisierung
2024-05-23
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Johann Sebastian Bach Breithaupt Fortin Bourbon Baroque 1685 1750 2016
Ich Habe Genug BWV 82 by Johann Sebastian Bach +••.••(...)) Performed LIVE by Bourbon Baroque on May 7, 2016 at Park Avenue Christian Church : New York, New York 10028 Alice Teyssier, soprano Leela Breithaupt, traverso John Austin Clark and Nicolas Fortin, Artistic Directors www.bourbonbaroque.com
Johann Sebastian Bach Ferruccio Busoni Weiss Bavarese Sibelius Mosca Giovanni Battista Martini Tedesco Cantù Wolf Ferrari Breithaupt Egon Petri 1878 1882 1886 1888 1894 1905 1920 1922 1924 1977 2012
- Il pianista Antonio Castagna esegue il preludio corale "Ich ruf zu dir, Herr" BWV 639 di Johann Sebastian Bach nella trascrizione di Ferruccio Busoni. - Pianist Antonio Castagna performs the choral prelude "Ich ruf zu dir, Herr" BWV 639 by Johann Sebastian Bach in the transcription by Ferruccio Busoni. (http•••) #bachbusoni #antoniocastagna #preludicorali Il Preludio sul Corale «Ich ruf zu dir» appartiene al gruppo dei «56 kürzere Choralvorspiele». Indipendentemente dalla fonte liturgica questo Preludio-Corale ha come corrispondenti analogici, nell'ambito della produzione vocale di Bach, due diversi componimenti; il primo appartiene al gruppo delle 189 «Kirchencantaten» (e precisamente alla Cantata n. 16, «Barmherziges Herze der ewigen Liebe», della quale costituisce l'episodio conclusivo); il secondo figura nella Cantata da chiesa n. 97, «Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ » come coro introduttivo. (Giovanni Ugolini) Ferruccio Busoni nacque da madre triestina, Anna Weiss, per metà bavarese, pianista di professione, e da padre empolese, Ferdinando Busoni, clarinettista. Figlio unico, fu spesso al seguito dei genitori nei loro viaggi. Crebbe a Trieste. Introdotto allo studio della musica sin da bambino, Busoni debuttò nel capoluogo giuliano come pianista a sette anni e, pochi anni dopo, era diventato compositore e improvvisatore a Vienna. Nel 1878, a soli 12 anni, scrive un concerto per pianoforte e archi. Dopo aver frequentato composizione a Graz per 15 mesi ed essersi diplomato nel 1882, fu a Lipsia nel 1886 e nel 1888 ad Helsinki, dove tenne la classe di pianoforte ed ebbe Sibelius fra i suoi allievi. A Helsinki Busoni conobbe la sua futura moglie, Gerda Sjöstrand, figlia dello scultore svedese Carl Eneas Sjöstrand, che sposò a Mosca nello stesso anno e dalla quale ebbe due figli, Raffaello e Benvenuto. A Mosca e a Boston seguirono altre sue attività didattiche e concertistiche. Nel 1894 si stabilì definitivamente a Berlino. All'inizio della prima guerra mondiale era direttore del Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna, città dove ebbe come allievo, tra gli altri, Guido Agosti; ma, per la disorganizzazione totale che riscontrava, per l'arretratezza culturale del clima, scelse di trasferirsi a Zurigo, scelta fatta anche per non inimicarsi il mercato tedesco dopo la guerra (riporta Cantù nel suo libro su Wolf-Ferrari). Fu questo un periodo proficuo, in cui fece amicizia con Umberto Boccioni. Al termine del conflitto Busoni fu a lungo incerto sul suo rientro a Berlino, anche a causa della situazione politica che andava delineandosi. A spingerlo al rientro furono l'offerta di una classe di composizione da parte di Leo Kestenberg (suo ex allievo di pianoforte che allora occupava un posto influente tra gli intellettuali della Repubblica di Weimar) e l'esigenza di rientrare nella sua casa. Rientrò nel settembre del 1920 e riprese a comporre: la toccata, il valzer danzato, le scene della duchessa di Parma per il Doktor Faust, e intraprese delle tournée all'estero: Londra e Roma. Fino alla morte, risiedette a Berlino, in Viktoria-Luise-Platz 11, dove una targa commemorativa lo ricorda come Musiker, Denker, Lehrer (musicista, pensatore, insegnante). Morì per una malattia renale nel 1924. La sua tomba si trova nel Cimitero di Friedenau a Berlino. Lo studio indefesso, continuo e metodico del pianoforte portò Busoni ad essere uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi. Nel suo pianismo furono essenziali due elementi: lo studio approfondito di Bach e la tecnica trascendentale lisztiana. Nel campo della tecnica pianistica fu senz'altro un innovatore e, pur manifestando insofferenza nei confronti dei "metodi", che con il loro angusto e intollerante precettismo tendevano ad ignorare le diversità individuali e a mortificare la personalità degli allievi, ebbe parole di elogio nei confronti del "metodo naturale" proposto dal pianista e didatta Rudolf M. Breithaupt, uno dei più significativi teorici della tecnica del peso, mostrando di condividerne i fondamenti. Le sue trascrizioni per pianoforte delle composizioni per clavicembalo ed organo di Bach si distinguono da quelle dei suoi predecessori: Busoni è il primo che interpreta la trascrizione come una traduzione. Non un pedissequo riportare la composizione originaria su un diverso strumento, ma uno sfruttamento a tutto campo delle potenzialità del nuovo strumento. Tra i suoi allievi vi furono Guido Agosti ed Egon Petri. Antonio Castagna ha tenuto concerti e recitals in Italia e all’estero (GERMANIA, SVEZIA, BELGIO, OLANDA, EMIRATI ARABI UNITI, FRANCIA, SVIZZERA, BRASILE, USA, ARGENTINA, COREA DEL SUD, ) Ha partecipato più volte a programmi radio-televisivi RAI. E' stato Direttore, dal 1996 al 2012, dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano BRAGA di Teramo. E' stato docente di Pianoforte nei Conservatori di Foggia e di Teramo.
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